Vorrei spiegare con termini semplici e di rigore scientifico la relazione tra malocclusione ed alcuni tipi di cefalea.
Non è difficile comprendere che la bocca e i denti non sono un organo staccato del resto del corpo.
Dal modo in cui la mandibola cresce e si posiziona rispetto al cranio possono derivare, nel bene e nel male, interdipendenze con il rachide cervicale e con il resto della colonna vertebrale con un meccanismo a cascata che può arrivare a coinvolgere anche la posizione dei piedi.
La malocclusione dentaria ha sempre conseguenze sull’atteggiamento del tratto cervicale della colona vertebrale.
I pazienti con una mandibola protrusa (malocclusione di terza classe) hanno il tratto cervicale in flessione e quella condizione determina una compressione dell’arteria vertebrale, fino a causare sintomi cardinali quali banali mal di testa, ma anche acufeni e vertigini.
Al contrario, una mandibola che cresce poco (malocclusione di seconda classe) determina una estensione del tratto cervicale e questo provoca una compressione del condilo della mandibola e la contrattura dei muscoli elevatori della mandibola, con conseguenti cefalee muscolo-tensive.
Allo stesso modo, con la perdita dei denti nei settori posteriori, le forze occlusali durante la masticazione si dirigono verso il condilo della mandibola. Il sovraccarico cronico porta alla degenerazione dell’articolazione e a conseguente cefalea e dolore articolare, come accade nell’articolazione del ginocchio nel caso di frattura del menisco.
La cefalea di tipo muscolo tensivo
La cefalea di tipo muscolo-tensivo è la forma più comunemente riscontrata di mal di testa. Ne soffre il 75% della popolazione e principalmente a soffrirne sono la donne.
Questo disturbo dipende principalmente dalla contrazione involontaria e continua della muscolatura del collo e delle spalle oppure da malocclusione.
Nella maggior parte dei casi questa forma di mal di testa provoca un dolore persistente. Di intensità lieve o media, a livello della regione occipitale (parte posteriore del cranio) e sopra la nuca che può irradiarsi anteriormente fino a raggiungere la parte frontale della testa. In alcuni pazienti, invece, il dolore si presenta come un “cerchio alla testa” e si concentra prevalentemente a livello degli occhi e delle tempie (regione frontale). In altri si concentra a livello della dentatura e vicino alle orecchie.
La durata di queste cefalee può variare da un minimo di mezz’ora ad un massimo di 5-7 giorni.
Come curare il mal di testa legato alla malocclusione?
Una visita da uno specialista di ortodontie e gnatologia potrebbe confermare che le tensioni muscolari ed il mal di testa hanno origine dalla scorretta posizione dei denti e di conseguenza dal modo scorretto con cui il mascellare superiore articola con la mandibola.
Il professionista, in questo caso, propone una terapia ortodontica personalizzata a seconda del caso.