La sensibilità dentale insorge quando si verifica un assottigliamento dello smalto che protegge i denti o quando una recessione gengivale lascia scoperto il colletto del dente; in entrambi i casi la superficie interna (dentina), rimane scoperta a causa della minore protezione offerta al dente e alla radice da smalto e gengive.
Oggigiorno la sensibilità dentale colpisce fino al 57% della popolazione.
Nella maggior parte dei casi si presenta quando bevande e cibi caldi, freddi, zuccherati o dall’alto contenuto di acidi vengono a contatto con i denti, oppure quando la respirazione di aria particolarmente fredda, provoca una forte fitta.
Esistono diverse cause scatenanti questa patologia tra cui: smalto consumato da uno spazzolamento eccessivamente vigoroso, erosione dentale dovuto al consumo di cibi e bevande eccessivamente acide, consumo della dentina a causa di un reflusso gastroesofageo persistente e recessione gengivale cha lascia scoperte le radici dei denti.
Oltre ai fattori sopra nominati può essere provocata anche dalla presenza di carie, denti fratturati e digrignamento.
Un controllo dal Dentista chiarirà la causa delle sensibilità dentale e consiglierà la giusta terapia da fare.
Per quanto riguarda la prevenzione di questa patologia è fondamentale avere un’ottima igiene orale quotidiana, una corretta tecnica di spazzolamento, una dieta alimentare ricca di frutta e verdura, controlli odontoiatrici e ablazioni del tartaro ogni 4/ 6 mesi.